“È finita la pace nel mondo, che in questo momento è una polveriera, non solo di guerre ma anche di sconvolgimenti e di fatti che preoccupano tutti”, così Fabio Rizzo, in arte Marracash ha presentato a sorpresa il suo nuovo album. A tre anni di distanza dall’ultima produzione, Marra è tornato, con un album senza feat, che tratta di numerosi argomenti contemporanei.
Il viaggio del rapper siciliano inizia con la scoperta di noi stessi, attraverso l’album “Persona”, pubblicato nel 2019. Dopo aver preso conoscenza del nostro essere, bisogna concepire le persone che ci stanno attorno, concetto espresso nell’album “Noi, loro e gli altri” (2021), a concludere il viaggio è il richiamo all’interesse mondiale, che sembra lontano da ognuno di noi, ma che in realtà è ben visibile giorno dopo giorno. “Happy End”, ultima traccia di “è finita la pace” chiude questa visione “Dantesca” della trilogia, con l’arrivo al paradiso Made in Marra.
La consapevolezza e l’accettazione del proprio essere, in un mondo fatto di ipocrisia e maschere. Un album maturo e profondo, la visione di una bolla pronta ad esplodere, ma che fluttua indisturbata nell’aria. Marra cerca attraverso la sua penna di diventare l’analista di chi ascolta, che, in questa ricerca dell’io, trova solo la nuda e cruda verità. Un disco in un cui il primo paziente è proprio l’artista, andato in burnout dopo lo spettacolo del “Marrageddon” e dipendente dai sonniferi. Il cantante ha spiegato in un’intervista di come questo periodo di costante stress associato al contesto lavorativo l’abbia portato ad una profonda crisi che ha trovato sfogo solo nella musica.
Ed ecco che allo scuro di tutti (persino della madre), alle 7 del mattino di una tranquilla mattinata invernale, il rapper ha pubblicato l’album. Come un terremoto, totalmente inaspettato, con l’intento di dare uno schiaffo alle industrie e al marketing che gira attorno all’hype creato da un nuovo disco, che oltre a trattare di diversi argomenti delicati, punta molto sul valorizzare la musica italiana e la lirica, come già successo in diversi album precedenti, arrangiando grandi classici al mondo del rap.
L’inconfondibile voce di Ivan Graziani, in “Firenze” (1980), o dei Pooh in “Uomini Soli” (1990). Per la lirica, la scelta è ricaduta sulla “Madama Butterfly” di Puccini in occasione del centenario dalla sua scomparsa. L’album apre le porte al 2025, anno del tour “MARRA STADI25”, il primo della storia del rap. Prima data prevista il 6 giugno a Bibione, successivamente il rapper farà tappa a Napoli, Torino, Milano (2 date), Roma e infine ultimo appuntamento fissato per il 5 luglio a Messina. I biglietti sono ancora disponibili sul sito di TicketOne. Un progetto ancor più ambizioso del “Marrageddon”, il primo festival del rap italiano, organizzato interamente dal king del genere che nel 2023 ha esordito a Milano e a Napoli con numerosi ospiti e ben 8 ore di musica live.
I fan si aspettano molto dal nuovo tour e sono pronti a cantare a squarciagola le nuove uscite dell’album, che si trova già stabilmente al primo posto della classifica di Spotify e Apple Music.
A cura di Gaetano Sofia