Ancora grandi eventi alla Villa Bellini di Catania: venerdì 11 tocca a Tananai infiammare i cuori dei fan, anche stavolta giunti in massa per lui. L’occasione anche di ascoltare Rondine, giovane artista emergente che con quattro brani ha aperto lo show di Tanani.

Alberto Cotta Ramusino, è così che si chiama il cantante, dà inizio al suo concerto con il brano “Quelli come
noi”
che parla di coloro che non hanno ancora capito chi sono davvero e si sentono in bilico tra il voler
avere e il voler essere.

Molti i momenti in cui Tananai ha dato modo all’energia dei suoi fan di prendere il volo. Il cantante ha
preferito dedicare più tempo alla musica piuttosto che ai discorsi, presenti solo quando Alberto ha
annunciato la canzone “Calcutta”: parla del motivo che lo ha spinto a scrivere il testo ovvero il desiderio di
diventare alla pari degli altri artisti ma contemporaneamente la paura di non farcela e l’insoddisfazione
delle sue capacità.
Ha colpito il suo modo di interagire col pubblico infatti si poteva percepire quanto il cantante fosse
pienamente a suo agio dando spazio anche ai cartelloni che i fan avevano realizzato. “Catanai”: è così che
viene chiamato in uno di essi per ringraziarlo di aver fatto questa tappa a Catania.

Emozionante la sua scelta di non lasciare in disparte nessuno, coinvolgendo il pubblico presente; infatti, a differenza di molti, durante “Pasta”,
Tananai è sceso in mezzo ai fan salutando prima il PIT (posto riservato) per poi passare anche al posto unico, incredulo
di ciò che stava accadendo.

Prosegue a gonfie vele il “Catania Summer Fest” alla Villa Bellini di Catania. Venerdì 11 agosto è stato il turno di Tananai, che ha inserito la città etnea tra le tappe siciliane del suo tour. Ad aprire lo show Rondine, giovane artista emergente, che ha presentato al pubblico quattro brani inediti.  

Alberto Cotta Ramusino, questo il nome all’anagrafe di Tananai, dà inizio al suo concerto con il brano “Quelli com enoi” che parla di coloro che non hanno ancora capito chi sono davvero e si sentono in bilico tra il voler avere e il voler essere.

Tanti i momenti in cui Tananai ha fatto scatenare la folla, tra brani più movimenti e riflessioni. Il cantante ha preferito dedicare più tempo alla musica piuttosto che ai discorsi, presenti solo quando Alberto ha annunciato la canzone Calcutta”: parla del motivo che lo ha spinto a scrivere il testo ovvero il desiderio di diventare alla pari degli altri artisti ma contemporaneamente la paura di non farcela e l’insoddisfazione delle sue capacità.

Ha colpito il suo modo di interagire col pubblico, infatti, si poteva percepire quanto il cantante fosse pienamente a suo agio dando spazio anche ai cartelloni che i fan avevano realizzato. “Catanai”, è così che viene chiamato in uno di essi per ringraziarlo di aver fatto questa tappa a Catania. Emozionante la sua scelta di non lasciare in disparte le persone del posto unico; infatti, a differenza di molti, durante “Pasta”, Tananai è sceso in mezzo al pubblico salutando prima il PIT per poi passare anche al posto unico incredulo di ciò che stava accadendo.

Tra aneddoti e storie di vita, Tananai torna anche sulle due partecipazioni al Festival di Sanremo. Entrambe importanti e decisive: con “Sesso Occasionale”, nonostante l’ultimo posto, è arrivato al grande pubblico, con “Tango” ha invece dimostrato capacità di scrittura, interpretazione e trasporto.

Proprio con questo brano ha salutato Catania, con i fan letteralmente trasportati dalle note di uno dei brani italiani più ascoltati dell’ultimo anno.

A cura di Alex Lembo, Lorena Papotto e Giuseppe Spitaleri