“Prima sogno i miei dipinti, poi dipingo i miei sogni” fu Vincent Van Gogh a pronunciare queste parole, un ragazzo tanto geniale quanto incompreso se non addirittura disprezzato in vita, autore di quasi novecento dipinti e di più di mille disegni, senza contare i numerosi schizzi non portati a termine e i tanti appunti destinati probabilmente all’imitazione di disegni artistici di provenienza giapponese.
I suoi soggetti consistevano in autoritratti, paesaggi, nature morte di fiori, dipinti con cipressi, rappresentazioni di campi di grano e girasoli. Eppure, nessuno riusciva e riesce ad apprezzare veramente il suo operato. La vita del pittore olandese non fu semplice, anzi fu ricca di difficoltà e di avvenimenti misteriosi come la sua stessa morte avvenuta nel 1890 a soli 37 anni. Molti studiosi pensano si sia trattato di un suicidio dovuto ai problemi psichiatrici che affliggevano Van Gogh già da tempo. Egli infatti si sentiva indesiderato, i suoi quadri non riscontravano molto successo, era incompreso, disprezzato e di questo ne soffriva molto. “Cerca la luce e la libertà e non meditare troppo sui mali della vita” disse.
Ad oggi però Vincent Van Gogh si è preso la sua rivincita e, proprio per non lasciare in sospeso una vita privata e artistica ricca di valori, a Catania ha luogo, dal 15 novembre 2024 al 16 febbraio 2025, la “Van Gogh – The immersive experience”: un’esperienza multimediale, virtuale e con riproduzioni di opere e della famosa camera del famosissimo pittore olandese. Un evento in cui è possibile immergersi a 360° all’interno delle opere più famose di Van Gogh, prima tra tutte la “Notte Stellata”, da sempre la parte del giorno più amata dal pittore stesso. Egli, infatti, così la descrive: “Io penso spesso che la notte sia più vera e più riccamente colorata del giorno”.
All’intero della Chiesa della Santissima Trinità, situata in via Vittorio Emanuele II, per circa un’ora è possibile osservare una riproduzione immersiva della sua vita e delle sue opere, arricchita dalle sue più celebri e significative frasi, una visione tutta da gustare e da scoprire. Subito dopo si avrà modo di ritrovarsi, grazie alla realtà aumentata, dentro la camera del pittore e, con la sua stessa compagnia, si andrà proprio alla ricerca dei suoi quadri, della loro storia e della verità che volevano raccontare; tra questi troviamo “Riposo Pomeridiano”, “Notte stellata sul Rodano” e “L’uomo che soffre”.
I biglietti della mostra, che hanno costo di 15€ per gli adulti e di 13€ per i bambini esclusi i prezzi delle commissioni, possono essere acquistati comodamente online da TicketOne o CiaoTicket, oppure direttamente sul posto, all’entrata della Chiesa. Bisogna notare quanto siano incredibili la tecnica e la bravura, la capacità intuitiva e la fantasia rara che Van Gogh possedeva senza nemmeno avere modo di trarne beneficio; tutte cose che oggi ammiriamo con stupore anche grazie a questa iniziativa in suo onore. Van Gogh disegna e dipinge con una velocità incredibile, quasi come se con la mano seguisse l’urgenza interiore di esprimersi. È il sentimento che agisce, non la ragione. Il colore era l’essenza della sua espressione; affermava, infatti: “Invece di cercare di riprodurre esattamente quello che ho davanti agli occhi, uso più arbitrariamente il colore per esprimermi con forza”. Van Gogh traeva spunto da ogni cosa che lo circondasse donandogli un senso del tutto nuovo, inedito: “Vedo ovunque nella natura, ad esempio negli alberi, capacità d’espressione e, per così dire, un’anima” e adesso ci viene data l’opportunità di scoprire i loro significati nascosti, un’opportunità impossibile da perdere e a portata di un semplice click
A cura di Lorena Papotto