Nell’Aula Magna del “Benedetto Radice” di Bronte si è tenuto un importante incontro dal nome “Figlio in Rete”, metodi e modalità di osservare ciò che i ragazzi fanno quando navigano sul web. Al tavolo relatori di livello, oltre alla dirigente prof.ssa Maria Pia Calanna, hanno partecipato il Capitano della stazione dei carabinieri di Randazzo Luca D’Ambrosio, il dottor Salvatore Capizzi, psicologo ASL di Catania, e il docente di informatica Francesco Costanzo.
Al centro del dibattito il fenomeno del bullismo e del cyberbullismo, platea molto attenta e partecipativa dei genitori degli studenti, che hanno ascoltato le informazioni date dai professionisti, per poi aprire un interessante dibattito.
“Riconoscere i pericoli che ci sono online, quello che i nostri figli fanno quando si collegano sul web. Ringrazio i relatori al tavolo, un incontro aperto ai genitori, al mondo degli adulti. È importante essere informati su quelle che sono le conseguenze anche penali”. Questa l’introduzione della Preside, che ha anche sottolineato il ruolo fondamentale dei genitori, della loro presenza in un’età molto complessa per i figli.
Significativi gli interventi del capitano D’Ambrosio e del dottor Capizzi, che – con le loro competenze – hanno sottolineato aspetti importanti del comportamento del bullo, come riconoscerlo ma soprattutto come arginarlo, con l’obiettivo di far comprendere l’errore e non di emarginarlo. Un ruolo fondamentale, ha proseguito il Capitano, è svolto dalla scuola, dalle forze dell’ordine, che hanno a cuore il benessere di ogni ragazzo e ragazza.
Infine il professore Costanzo ha parlato del comportamento su alcuni social. A margine dell’incontro l’intervento dei genitori presenti, che hanno stimolato il dialogo tra le parti.
Antonio Capizzi