Si è concluso con l’escursione di domenica 22 ottobre sull’Etna, a cura del CAI di Bronte, l’importante convegno “Insegnaci Etna” che si è svolto venerdì 20 e sabato 21 all’interno dell’Istituto Benedetto Radice di Bronte. Ancora una volta il Radice si conferma una scuola aperta al territorio, ma soprattutto luogo in cui si mescolano conoscenze e competenze di ogni settore.

Geologia, vulcanologia e geofisica gli argomenti predominanti delle due giornate, in cui insegnati e ricercatori provenienti da Francia, Grecia, Estonia, Portogallo e Spagna hanno spiegato e portato analisi sul comportamento dell’Etna, le attività eruttive ma in modo particolare il ruolo della prevenzione e del monitoraggio delle eruzioni vulcaniche, con particolare accenno alla tecnologia. Il convegno si è caratterizzato anche grazie alla presenza di EduMed, e della recente formazione di un Osservatorio a Nizza, in Francia. Quest’ultimo, insieme ad autorevoli partner europei, hanno recentemente allargato il campo della attività didattiche sulle geo scienze nel Mediterraneo, non limitandosi soltanto ai terremoti.

Durante il primo giorno, i docenti hanno presentato le scoperte e le ricerche di alcuni scienziati su diversi aspetti dell’Etna: le eruzioni, il modo di sopravvivere e convivere con l’attività vulcanica, ma soprattutto l’aspetto della vegetazione. In generale si è allargato lo sguardo alla vita complessiva di questo straordinario Vulcano, che caratterizzata il territorio circostante. Al centro d questo convegno naturalmente le scuole e gli studenti, sono stati infatti due gli interventi: il primo a cura del liceo scientifico “Archimede” di Acireale sull’analisi delle acque di alcuni sorgenti e fiumi del versante orientale etneo, il secondo dell’Istituto “Leonardo” di Giarre incentrato sulle piante nel territorio etneo.

Nella seconda giornata, invece, spazio ancora agli studenti con la presenza del Liceo Scientifico “G. Galilei” di Catania che ha presentato uno studio sulla Localizzazione dei terremoti che si verificano sull’Etna utilizzando i dati EduMed. Il progetto che invece ha presentato il “Benedetto Radice” di Bronte riguarda il ricordo del 180esimo anniversario della colata lavica del 1843, in particolare la colata che ha colpito la città di Bronte, a concludere l’intervento di alcuni studenti di una scuola di Chalandri, città che si trova in Grecia.

Immancabile la preziosa presenza e lavoro dell’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) di Catania, con il noto vulcanologo Boris Behncke che ha parlato di attività presente dell’Etna, tipi di eruzioni e bellezze dell’attività vulcanica. Un importante accenno anche al lavoro dell’INGV in termini di informazione e divulgazione, sottolineando le tante, purtroppo, fake news che spesso riguardano l’Etna.

Soddisfazione del dirigente scolastico, prof.ssa Maria Pia Calanna ai nostri microfoni: “Dopo il 2018 felice di ospitare nuovamente questo convegno nel nostro Istituto, che stavolta ci vede come scuola capofila. Saluto e ringrazio i professori europei presenti in sala, ma anche quelli che ci hanno raggiunto in videoconferenza. Per il “Benedetto Radice” è un orgoglio avervi qui.

Antonio Capizzi