Il forte rumore dei motori squarcia il silenzio, il cielo si tinge dei colori della bandiera italiana : rosso, bianco e verde. In un battito d’ali, le Frecce Tricolori danzano nell’aria, regalando emozioni che lasciano senza fiato: è questo che hanno provato migliaia di persone lo scorso 4 maggio, a Catania.
La “regia” è del comandante, il Tenente Colonnello pilota Franco Paolo Marocco del 313º gruppo addestramento acrobatico, nello splendido scenario di piazza Battiato. La performance si è aperta con una formazione compatta di dieci aeroplani, che ha eseguito una manovra iniziale per poi suddividersi in due sezioni distinte: la prima composta dai Pony 1 e dai Pony 5, la seconda dai Pony 6 e dai Pony 9, a cui si aggiunge il solista, vera e propria “terza sezione” in termini narrativi. Da lì è iniziato un fitto alternarsi di figure e incroci mozzafiato.
Dal 1961, le Frecce Tricolori rappresentano l’eccellenza italiana nel mondo dell’aeronautica acrobatica, dimostrando precisione, talento e spirito di squadra in ogni esibizione. Quest’anno, per la prima volta, è toccato proprio alla città etnea accogliere questo spettacolo.
Il programma, concepito per non lasciare mai il cielo vuoto, ha accompagnato il pubblico in un crescendo di emozioni. Tra le figure più spettacolari troviamo la “scintilla tricolore”: nove velivoli che si aprono contemporaneamente in ventaglio disegnando altrettanti spicchi di fumo tricolore, per poi ritrovarsi in un ricongiungimento tecnicamente complesso e visivamente magnetico. Una manovra il cui nome è stato scelto nel 2015.
A chiudere lo spettacolo, la grande virgola nel cielo disegnata dalla pattuglia e attraversata verticalmente dal solista: una firma in aria, ormai simbolo inconfondibile della PAN (Pattuglia Acrobatica Nazionale). Il tutto raccontato dallo speaker ufficiale, Giovanni Lopresti, che ha illustrato in tempo reale ogni passaggio, mentre una colonna sonora selezionata, da “Con te partirò” a “Divenire” di Ludovico Einaudi, restituiva al pubblico una dimensione quasi cinematografica.
Erano circa 200mila le presenze stimate per un’affluenza che il sindaco di Catania, Enrico Trantino ha definito “imprevista e imprevedibile”. Lo spettacolo delle Frecce resterà nella storia della città. Non solo perché si trattava della prima volta di una esibizione ufficiale della pattuglia acrobatica, ma anche perché la città ha dovuto fare i conti con un impressionante presenza di spettatori.
L’invito a non utilizzare la macchina per raggiungere il lungomare però è caduto nel vuoto. Dal primo pomeriggio, tutte le strade si sono trasformate in un unico terribile ingorgo. Una situazione diventata ingestibile con il passare del tempo e aggravata, ulteriormente, dalla scelta degli automobilisti di abbandonare le automobili lungo le corsie di marcia per poi raggiungere a piedi il litorale.
Ad andare ancora peggio è stato il deflusso dei partecipanti al termine dello show, coinciso con la partita dei play-off promozione del Catania allo stadio Angelo Massimino. L’attesa media per lasciare le aree a ridosso del lungomare è stata dalle due alle quattro ore.
Un evento unico che difficilmente ricapiterà e che ha catturato l’attenzione di moltissime persone, forse anche troppe, rendendo impossibile l’accesso alla zona anche ai mezzi di soccorso rimasti, infatti, bloccati tra la folla.
A cura di Lorena Papotto