Il Pontefice è morto stamattina alle 7.35. Alle 9.47 l’annuncio del cardinale camerlengo Kevin Farrell nella Cappella di Casa Santa Marta, con il Segretario di Stato Parolin, il Sostituto Pena Parra e il Maestro delle Cerimonie Ravelli.

Il mondo si è fermato per piangere la scomparsa di Papa Francesco, primo pontefice gesuita e primo sudamericano a diventare Vescovo di Roma. Il Santo Padre si è spento oggi – lunedì 21 aprile – in Vaticano all’età di 88 anni, lasciando un’eredità profonda nella storia della Chiesa cattolica e nei cuori di milioni di fedeli.

Eletto il 13 marzo 2013, Jorge Mario Bergoglio ha segnato il pontificato con un messaggio costante di misericordia, accoglienza e semplicità. Sin dai primi istanti del suo papato — con il celebre “Fratelli e sorelle, buonasera” pronunciato dalla loggia di San Pietro — Francesco ha rotto con molte formalità vaticane, scegliendo un approccio più diretto e pastorale.

Durante i suoi anni di guida spirituale, ha promosso un forte impegno per i poveri, per l’ambiente (con l’enciclica Laudato si’), per la pace, e per un dialogo interreligioso autentico. La sua attenzione per le periferie — fisiche ed esistenziali — è diventata cifra distintiva del suo pontificato.

Migliaia di fedeli sono attesi in Piazza San Pietro per rendere omaggio a un Papa che ha saputo parlare al cuore del mondo. Secondo le prime indiscrezioni filtrate dalla Sala Stampa Vaticana, la salma di Papa Francesco sarà visibile ai fedeli a partire da mercoledì 23 aprile.

Antonio Capizzi

Foto: vaticannews.va