All’interno dell’aula magna del liceo classico di Bronte, presso i locali del Real Collegio Capizzi, si è tenuto un importante incontro tra i sindaci del comprensorio, fortemente valuto dal sindaco di Bronte Pino Firrarello. Un’occasione che è servito per sottoporre ai primi cittadini della comunità, Maletto, Maniace, Cesarò, ma anche a diversi rappresentati sindacali, un documento da proporre all’ASP di Catania riguardo una “controproposta” rispetto alla bozza che sta circolando sulla riorganizzazione della rete ospedaliera regionale.
Il nuovo documento, su indicazione dell’assessorato regionale alla sanità, prevede un ulteriore ridimensionamento dell’ospedale “Castiglione-Prestianni” di Bronte, che già si trova in condizioni molto difficili, dovute a scelte (spesso politiche) poco lungimiranti, che adesso consegnano alla comunità una struttura in enorme difficoltà, con carenze di reparti e di personale.
L’incontro è stato aperto dal sindaco Firrarello, che ancora una volta ha ribadito l’importanza del presidio: “Chiediamo all’assessore Faraoni un incontro, perché possa ulteriormente capire che questa scelta di ridimensionare l’ospedale è scriteriata. Il nostro bacino è di circa 50/60 mila persone, non possiamo permettere la chiusura”. A ruota seguono gli interventi di Giuseppe Capizzi, sindaco di Maletto, del sindaco di Maniace Franco Parasiliti, i quali – in momenti diversi – sottolineano il supporto a Bronte, con le rispettive amministrazioni pronte a sostenere l’azione.
Il dibattito voluto da sindaco è pubblico, sono in tanti a prendere parola. Tra questi anche l’avvocato Giuseppe Gullotta, rappresentante dell’associazione AIACE: “Non condivido questo documento, perché è un accordo al ribasso e ci danneggia. Anzi, chiedo pubblicamente all’ASP di dirci perché non pubblicano le prestazioni dei nostri reparti, che non meritano assolutamente questi tagli. La diminuzione di quattro posti in pediatria, significa praticamente chiuderla. Quando invece i ricoveri del 2024 sono stati diversi, nonostante l’assenza totale del punto nascite. Allora io chiedo all’ASP di rispettarci, di potenziare il nostro pronto soccorso, riportarlo come presidio di base”.
Significativo anche il passaggio dell’avvocato Katia Ceraldi, sindaco di Cesarò, che ha sottolineato la difficoltà della sanità del territorio. Con il suo paese che affronta quotidianamente problemi legati all’assenza del pediatra. “Negli anni ci siamo sempre appoggiati a Bronte – dice Ceraldi – perché comunque vicino al nostro comune, con i miei compaesani che hanno sempre trovato una struttura di riferimento. Noi siamo al confine con la provincia di Messina, lontani dagli ospedali di Catania. Chiediamo dunque di passare al distretto di Bronte per quanto riguarda il pediatra e i servizi essenziali”.
Successivamente prende parola l’assessore comunale alla sanità Angelica Prestianni, anch’essa pronta a ribadire l’importanza dell’ospedale. Presenti anche diversi consiglieri comunali, in sala anche esponenti del sindaco CGIL e UIL.
Antonio Capizzi