“M – Il figlio del secolo” è la nuova serie prodotta da Sky Studios, diretta da Joe Wright e scritta da Stefano Bises e Davide Serino.

La trama fa riferimento all’omonimo libro di Antonio Scurati, vincitore del premio Strega. Il protagonista è Benito Mussolini interpretato da Luca Marinelli. La serie era stata presentata in anteprima all’81esima edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia e a partire da Venerdì 10 Gennaio 2025 andrà in onda su Sky Atlantic con due nuove puntate a cadenza settimanale. L’intera stagione è composta da 8 episodi.

Sarà possibile vederli senza vincoli orari in streaming sulla piattaforma NOW.La serie racconta l’ascesa politica di Mussolini e della sua creatura: il fascismo. Dalle origini del suo movimento politico all’instaurazione della dittatura, questo capolavoro è un vero e proprio viaggio nella storia. É lo stesso Antonio Scurati a definire il suo un “romanzo documentario”: nulla è inventato, tutto è dimostrato da fatti e fonti.

Una parte di storia che, però, in questa sua versione cinematografica, parla a noi e al presente con chiari riferimenti. Iconico, ad esempio, il nuovo motto proposto dal dittatore alla camera e al pubblico a casa «Make Italy Great Again», ispirato allo slogan usato da Donald Trump durante la sua campagna presidenziale nel 2016. Ciò che ne esce fuori è una narrazione originale, a tratti impregnata di umorismo nero, dell’uomo che, nonostante i suoi tradimenti, il suo essere violento e i suoi sporchi ideali, conquistò l’Italia. Inoltre sarà possibile scoprire com’era Mussolini nel privato: la sua vita, le sue relazioni amorose, i suoi rapporti. Una prospettiva diametralmente opposta alla classica raccontata dai libri di Storia.Protagonista non è solo la figura del Duce, ma quella dell’Italia, il paese arresosi alla dittatura, e quella di un uomo carismatico che, con la sua tenacia, è diventato (in negativo) un personaggio contraddittorio.

L’interpretazione di Luca Marinelli gioca un ruolo chiave in questo contesto: una personalità che ci attrae e ci repelle allo stesso tempo, guardandoci dritto negli occhi e chiamandoci in causa.Una delle prime frasi pronunciate dal protagonista è «Seguitemi. Anche voi mi amerete. Anche voi diventerete fascisti». Un invito ma anche una sfida, quella a diventare silenziosi complici della sua ascesa al potere. Silenziosi complici perché il pubblico è invitato a seguire Mussolini per otto puntate, ascoltando i suoi piani per ottenere il consenso di tutta Italia e vedendolo orchestrare omicidi e altre violenze tramite i suoi “cani rabbiosi”, consapevole che quello spettro, che sembra lontano nel tempo, è ancora vivo nell’Italia di oggi.Una serie che sicuramente sarà d’impatto per tutti coloro che la guarderanno ma, anche per lo stesso protagonista:

«La sfida – ci racconta Marinelli – era approcciarsi a questo lavoro onestamente, sospendendo il giudizio. Da antifascista è stata una delle esperienze più dolorose affrontate nella mia vita, tornare a casa mi confortava. Ma l’ho fatto anche grazie ad un’artista gigante come Joe Wright. Mi ha fatto sentire le spalle coperte, standomi fianco a fianco, non avrei fatto un metro senza di lui. Mussolini era un personaggio dotato di più sfaccettature, che ce lo mostrava come uno di noi, purtroppo. Mi sono preparato come ogni ruolo, attingendo dal libro, dalle testimonianze, dai video dell’Istituto Luce, dove ne vediamo solo un aspetto trionfante, glorioso, e da lì carpivo degli aspetti, anche di grande violenza che lui aveva. Ma l’importanza del progetto risiede nel sapere che tutti hanno un enorme ignoranza sull’argomento, non c’abbiamo fatto i conti, e storia si ripresenta, non abbiamo conosciuto cosa ci ha preceduto.

Ecco allora l’importanza del sapere, la curiosità sociale, politica, lo studio, che dovrebbe partire dalle scuole».Questa non è una semplice serie: è un pezzo di storia che parla al presente e pretende una presa di coscienza.M – Il figlio del secolo porta lo spettatore ad immedesimarsi direttamente in Mussolini, con i suoi pensieri e le sue azioni. Una cruda narrazione che ci lascia scoprire e riscoprire il periodo del fascismo nel modo più violento: vivendo il male attraverso gli occhi di uno dei suoi più grandi fautori.

Realizzato da Alex Lembo